Avere cura di sé o di un’altra persona significa necessariamente avere a cuore i tre aspetti fondamentali che costituiscono ognuno di noi: corpo, mente e spirito.
Un lavoro parziale, su uno o due dei suddetti aspetti, produrrà un risultato parziale e quindi una stabilità relativa ed incerta o intermittente, per giungere invece ad uno stato di completo benessere biologico, psicologico, sociale e spirituale è opportuno avere cura del corpo, della mente, dello spirito e della loro reciproca relazione armonica.
Ovviamente questo non è sinonimo di felicità permanente, significa invece poter sentire che si è come e dove si desidera essere, in una condizione di coerenza interiore e di fecondità creativa.
La coerenza interiore passa attraverso la conquista e l’esercizio della capacità di discernimento, l’orecchio musicale interiore che consente di cogliere anche le più piccole stonature e indirizzarci verso l’armonia e il totale rispetto di se stessi, del proprio sentire, del proprio credere, del proprio pensare, del proprio volere.
Quando le decisioni relative al comportamento esteriore sono in sintonia con i desideri profondi e i valori irrinunciabili si sperimenta il senso di coerenza che consente anche di difendere le proprie scelte di fronte a richieste diverse o di fronte a pressioni esterne.
La fecondità creativa è la trasformazione successiva e conseguente, emerge quando il giudizio su se stessi e sugli altri (che risponde ad una originaria insicurezza) è abbandonato.
Questa possibilità espressiva richiede tempo: un tempo da cercare, trovare e difendere dalle richieste altrui, dalle proprie abitudini, dall’insistente pressione dei doveri.
Da questo tempo nasceranno piccole gemme di creatività, segno tangibile di una rinascita avviata.
L’idea della cura integrale nasce dall’Associazione TuttoèVita.