La maggior parte delle persone che incontro vive scollegata dal ritmo che sarebbe connaturato alla propria esistenza, ritmo chiaramente suggerito dalla luce, dalla temperatura, dall’energia interiore, dal funzionamento del proprio corpo, dai cicli vegetativi delle piante, dal comportamento degli animali in cattività.
Molte persone non hanno modo di riconoscere il collegamento tra ritmo e vita, tra corpo e mente; sono insegnamenti trascurati e tale trascuratezza ha creato una distanza dalla conoscenza del personale migliore funzionamento possibile.
Insieme all’amico Andrea Mati mi occupo di progettazione e utilizzo di spazi verdi terapeutici, luoghi pensati come risorsa per la cura integrale della persona, spazi che prendono forma nei giardini pubblici o privati, nelle aziende attente al benessere dei propri collaboratori e consapevoli che benessere significa maggior rendimento e riduzione delle assenze per malattia, nei luoghi specificatamente dedicati alla cura come ospedali, residenze sanitarie per anziani, carceri.
Il giardino o parco terapeutico si offre come luogo in cui sostare per una riconnessione profonda con sé, per rigenerarsi, contemplare, meditare, praticare un rilassamento profondo o lo yoga, ma è al contempo utilizzabile per attività terapeutiche che passano anche attraverso la manutenzione del giardino stesso.
Per tale motivo sviluppiamo anche corsi di orticoltura terapeutica.