Respirare correttamente e in maniera consapevole può avere una grande importanza pratica nella vita di tutti i giorni. Nel primo articolo (respirare) ho fatto riferimento al benessere mentale collegato alla respirazione, cosa intendevo dire?
Il ritmo del respiro ha lo straordinario potere di influenzare i nostri pensieri, la loro qualità e la loro quantità, infatti raggiungere uno stato di rilassamento profondo e sperimentare il rallentamento del ritmo respiratorio conduce ad un’attività mentale caratterizzata dalla minore presenza di pensieri disturbanti. Gli stati di agitazione mentale (ansia, panico, paura..) dettati dalla nostra interpretazione del mondo, possono essere alleviati dalla corretta respirazione e praticando l’attenzione potremmo riuscire a notare che nei momenti di espirazione e di sospensione del respiro a polmoni vuoti i pensieri si diradano particolarmente; infatti l’espirazione si lega al rilassamento dei muscoli diaframmatici e all’attivazione del sistema parasimpatico che governa appunto il rilassamento, la concentrazione, la calma, la quiete.
Cosa significa tutto questo? Che la respirazione è uno strumento indispensabile anche quando si intraprendono percorsi di psicoterapia, che la funzione respiratoria è un aiuto validissimo per ripristinare la calma negli stati di agitazione.
Tuttavia ho scritto anche che il respiro è collegato al benessere emotivo e questo collegamento è strettamente associato al precedente, se infatti riusciamo a placare i pensieri anche le emozioni si placheranno, come scriveva Epitteto “non sono le cose in sé che ci preoccupano, ma le opinioni che abbiamo di quelle cose”.
Riuscire a interrompere una catena di pensieri sabotanti potrà portarci a vedere le cose da un punto di vista insolito, nuovo, diverso, introdurrà possibilità di interpretazioni diverse, a volte anche opposte a quelle usate da sempre e quindi lascerà spazio a nuove emozioni, che a loro volta provocheranno reazioni ormonali diverse in una catena che si auto-sostiene (sul funzionamento e ruolo delle emozioni vi invito a leggere il libro Molecole di Emozioni di C. Perth).
Infine ho fatto riferimento al raggiungimento di un obiettivo e al miglioramento delle performance ed è ovvio che se parliamo di obiettivi sportivi, impegnativi dal punto di vista fisico, il respiro sia fondamentale per supportare il corpo nello sforzo che compie e nelle fasi di recupero, ma come già detto sarà anche la base di partenza per mettere fondamenta allo stato mentale necessario nelle prestazioni di alto livello, anche quando queste siano di tipo cognitivo o relazionale (affrontare un grande pubblico, apportare cambiamenti in un team di lavoro o in una relazione personale…).
Spero di aver sollecitato la vostra curiosità e di aver stimolato il vostro desiderio di miglioramento, nessun cambiamento avviene senza impegno, ciò di cui vi sto parlando richiede allenamento e competenza da parte di chi vi guida, vi aspetto!