Vediamo insieme cosa possiamo imparare sul respiro e come ciò che impareremo potrà cambiare aspetti cruciali della nostra vita.
Di solito non poniamo troppa attenzione a come funzioniamo, almeno finché funzioniamo piuttosto bene, cioè fino a quando non sperimentiamo difficoltà; e trovo sempre curioso il fatto che leggiamo con attenzione il libretto di istruzioni della nostra nuova auto, o della macchina del caffè, o la guida on line del nostro cellulare ma diamo per scontato il funzionamento automatico del nostro corpo e della nostra mente.
Ad esempio quando acquistiamo un’auto abbiamo grande attenzione a rifornirla del carburante giusto, guai a sbagliare! Tuttavia procediamo piuttosto casualmente e con una certa leggerezza quando si tratta di nutrire noi stessi (per nutrimento intendo non solo il cibo che mangiamo o i liquidi che beviamo, la medicina tradizionale cinese insegna che nutrimento è tutto ciò che entra nel nostro corpo e nella nostra mente: immagini, suoni, pensieri, rumori, idee, voci, odori e quindi aria con tutti i gas che la compongono e le sue componenti sottili ed energetiche che nello yoga vengono chiamate prana) e il respiro è nutrimento vitale!
La respirazione è un’azione involontaria, avviene anche se non ci pensiamo, anzi avviene quasi sempre senza che ci pensiamo, grazie a speciali sensori che informano alcune cellule nervose sul fabbisogno di ossigeno e sulla concentrazione di anidride carbonica; queste cellule controllano ed attivano i muscoli intercostali e diaframmatici che contraendosi generano una differenza di pressione grazie alla quale l’aria viene immessa nei polmoni che si espandono quando l’aria entra e si contraggono quando l’aria esce.
Per molte persone respirare significa sommariamente fare entrare ossigeno nei polmoni. Certo ciò è essenziale, ma come accade questo processo è davvero indifferente?